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Dove piantare il basilico per un raccolto abbondante? La risposta ti sorprenderà

dove piantare il basilico
Piante e fiori

Hai mai pensato che dove pianti il basilico possa fare la differenza tra un cespuglio profumato e rigoglioso e una piantina stentata che sembra chiedere pietà? Non si tratta solo di sole e acqua, fidati. L’ho scoperto a mie spese, dopo anni di vasi rinsecchiti e foglie gialline che di “pesto” avevano ben poco. Eppure, bastava spostarlo. Solo quello.


C’è qualcosa di quasi magico nel coltivare il basilico: quell’aroma che si sprigiona appena sfiori le foglie, il profumo che ti resta sulle dita quando lo pizzichi per condire una caprese… È una pianta generosa, ma anche piuttosto suscettibile. Sì, perché puoi innaffiarlo con cura, usare il terriccio migliore, eppure lui niente: si ammoscia, si blocca, o peggio, ti guarda con quello sguardo triste da pianta delusa.

Il problema? Il luogo in cui lo pianti. E no, non sto parlando solo del balcone o del giardino. C’è un segreto, un’accoppiata vincente che forse non hai mai considerato, e che può davvero fare la differenza. Io ci sono arrivato per caso, dopo aver letto un consiglio buttato lì su una rivista, e da allora non sono più tornato indietro. Preparati a cambiare il modo in cui guardi la tua piantina di basilico.

Il posto che non ti aspetti per far crescere il tuo basilico

Quando si parla di coltivazione, ci immaginiamo subito posizioni strategiche, esposizione al sole, drenaggio… tutte cose giustissime, per carità. Ma il basilico ha una particolarità che in pochi conoscono: ama la compagnia.


E sai chi è il suo miglior compagno d’avventure? Il pomodoro. Sì, proprio lui. Quello delle insalate, delle passate, e ovviamente della pizza. Piantarli vicini crea una piccola alleanza verde, dove entrambi si proteggono e si aiutano a vicenda. Un po’ come due coinquilini che vanno d’accordo e si passano il detersivo.

Il pomodoro, con le sue foglie ampie, regala al basilico una leggera ombra nelle ore più calde della giornata. Non troppa, giusto quella necessaria a non farlo “bollire” sotto il sole di luglio. In cambio, il basilico tiene lontani afidi e mosche bianche, veri nemici dei pomodori. Un patto tra gentiluomini dell’orto, insomma.


Ma attenzione: non buttarli lì a casaccio. Il basilico va piantato a circa 20-30 cm dalla pianta di pomodoro. Troppo vicino, e si fanno la guerra per le radici. Troppo lontano, e perdono i vantaggi reciproci. È un equilibrio sottile, ma una volta trovato… be’, le tue insalate non saranno più le stesse.

Non solo pomodori: ecco chi va (e chi non va) d’accordo col basilico

Ora, mettiamo il caso che tu non abbia pomodori. Nessun problema, il basilico è comunque una pianta socievole e riesce a cavarsela anche con altri coinquilini.


Ecco alcune opzioni che funzionano piuttosto bene:

  • Peperoncini: oltre a regalare un bel contrasto di colori, aiutano a mantenere una buona umidità nel terreno.
  • Menta e prezzemolo: due classici vicini di balcone, purché lo spazio non sia troppo ristretto. Hanno esigenze simili in termini di acqua e ombra.
  • Lattughine o insalate da taglio: crescono basse e non fanno ombra al basilico, ma aiutano a mantenere fresco il suolo.

E adesso, la parte più delicata: chi non sopporta il basilico. Evita come la peste:


  • Salvia e rosmarino: adorano la siccità e i terreni aridi, tutto l’opposto del basilico. Starebbero peggio insieme di due ex al pranzo di Natale.
  • Finocchio: una pianta abbastanza prepotente, che inibisce la crescita del basilico e si prende tutto il nutrimento.

Piccolo trucco personale: se usi dei vasi grandi, puoi creare delle mini combinazioni “compagnia della buona crescita”, alternando le piante in base alle loro affinità. E fidati, lo vedi subito quando l’ambiente è quello giusto. Il basilico diventa più verde, più profumato, più… vivo.

Ah, e non dimenticare un dettaglio fondamentale: non lasciare che fiorisca troppo presto. Appena vedi i primi fiorellini, pizzicali via. Lo so, sembrano carini, ma rubano energia alla pianta. Più foglie, meno fiori: è la regola d’oro del basilico felice.

Un raccolto migliore parte da piccoli gesti

Alla fine, coltivare basilico non è una scienza esatta, ma una questione di osservazione e ascolto. Le piante parlano – non in senso letterale, ovviamente – ma se impari a “leggerle”, ti diranno se stanno bene o meno.

Hai foglie pallide? Troppa luce. Terreno secco? Serve più umidità. Stelo allungato e fragile? Forse è ora di cambiare posto.

Non serve un giardino, né attrezzature speciali. Ti bastano un paio di vasi, un angolo ben scelto e un po’ di attenzione. E magari anche un po’ di fortuna, che nell’orto, come nella vita, aiuta sempre.

Ora dimmi: non ti è venuta voglia di ripiantare subito quel basilico? Magari proprio accanto ai tuoi pomodori, o al peperoncino che cresce in balcone. Prova, sperimenta, sbaglia anche. Ma osserva. Perché è così che si impara il pollice verde: un errore alla volta, una foglia alla volta. E un pesto sempre più buono.

foto © stock.adobe


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