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Scoperta straordinaria nel Parco dello Stelvio: le incisioni rupestri più alte d’Europa

Scoperta straordinaria nel Parco dello Stelvio
Viaggi

Un ritrovamento unico nel cuore delle Alpi lombarde: incisioni rupestri risalenti alla Media Età del Bronzo emergono dal ghiaccio. Questa scoperta rivoluziona la nostra comprensione della presenza umana a 3.000 metri di altitudine.


Camminare nel Parco Nazionale dello Stelvio significa immergersi in una delle aree naturali più affascinanti d’Europa. Ma cosa succede quando, durante un’escursione, ti trovi davanti a una scoperta che riscrive parte della storia umana?

Un passo tra natura e storia nel cuore delle Alpi

È ciò che è accaduto nel 2017, quando un escursionista comasco ha segnalato la presenza di antiche incisioni rupestri ai piedi del ghiacciaio del Tresero. Questa scoperta, ora riconosciuta come le incisioni rupestri più alte d’Europa, risale alla Media Età del Bronzo, ovvero tra 3.600 e 3.200 anni fa.


Grazie al ritiro del ghiaccio, queste testimonianze uniche emergono per rivelare dettagli sorprendenti sulla vita e sulle attività umane in alta quota. Ma cosa rende così speciale questo ritrovamento? Oltre alla loro posizione estrema, queste incisioni rappresentano un legame profondo tra l’uomo e l’ambiente montano, una relazione antica che continua a ispirare studi e ricerche.

La scoperta delle incisioni rupestri più alte d’Europa

Il ritrovamento delle incisioni rupestri nel Parco dello Stelvio è avvenuto grazie al ritiro del ghiacciaio del Tresero, situato a 3.000 metri di altitudine ai piedi di Punta Segnale. Questi segni, incisi direttamente nella roccia, sono stati realizzati durante la Media Età del Bronzo, periodo in cui le comunità umane si spingevano sempre più in alto per sfruttare le risorse delle montagne.

Ciò che colpisce di più è l’altitudine: non si tratta di semplici graffiti, ma delle incisioni rupestri più alte mai trovate in Europa, superando ogni precedente scoperta simile nel continente. Gli studiosi ritengono che queste incisioni facessero parte di un complesso figurativo più ampio, in parte distrutto dai movimenti glaciali nel corso dei secoli. Le condizioni estreme hanno preservato solo i segni incisi nelle aree più protette, ma è chiaro che queste tracce testimoniano la presenza di comunità umane a quote elevatissime in tempi antichi.


Incisioni rupestri più alte d’Europa

Questa scoperta si collega ad altri ritrovamenti nella regione, come il patrimonio UNESCO delle rocce incise della Valcamonica e la Rupe Magna di Grosio, rendendo l’arco alpino un autentico scrigno di arte rupestre e cultura preistorica. Il Parco dello Stelvio, con i suoi paesaggi mozzafiato, si conferma così non solo una meraviglia naturale, ma anche un luogo di straordinaria rilevanza storica e archeologica.


Perché questa scoperta è così importante

La rilevanza delle incisioni rupestri ritrovate nel Parco dello Stelvio non si limita alla loro altitudine o all’età. Ecco perché questa scoperta è così significativa:

  • Testimonianza di vita in alta quota: Le incisioni dimostrano che l’uomo frequentava zone montuose estreme già oltre 3.000 anni fa.
  • Conservazione eccezionale: Grazie al ghiacciaio, i petroglifi sono rimasti intatti per millenni, offrendo una rara finestra sul passato.
  • Rilevanza archeologica europea: Con i loro 3.000 metri di altitudine, queste incisioni superano qualsiasi altro ritrovamento simile in Europa.
  • Studio del rapporto uomo-montagna: Questi segni permettono di ricostruire le strategie di adattamento umano alle condizioni estreme.

Questo ritrovamento si inserisce in un più ampio progetto di ricerca archeologica che mira a indagare la presenza umana nell’Alta Valle di Gavia. Qui sono state rinvenute altre tracce antiche, come quelle dei cacciatori mesolitici di oltre 10.000 anni fa, a conferma di un rapporto millenario tra l’uomo e le Alpi.


Un’opportunità per valorizzare il patrimonio lombardo

Il Parco Nazionale dello Stelvio, già famoso per la sua biodiversità, assume con questa scoperta un nuovo ruolo come custode di un patrimonio storico e archeologico unico. Le montagne, da sempre considerate solo come una barriera naturale, si rivelano invece un luogo di vita e cultura per le antiche comunità umane.

La Lombardia ha ora un’occasione straordinaria per approfondire il proprio passato e mettere in risalto i tesori delle sue montagne. Progetti di valorizzazione e tutela sono già in atto per garantire che queste testimonianze vengano studiate e protette, permettendo a tutti di comprendere meglio il legame tra l’uomo e l’ambiente montano.

Valorizzare il patrimonio lombardo

Non perdere l’occasione di visitare questi luoghi straordinari e immergerti in una storia che, da secoli, si cela tra le cime innevate e le rocce millenarie. Il Parco dello Stelvio non è solo un gioiello naturale: è un viaggio nel tempo, dove ogni pietra racconta un capitolo della nostra storia. Scopri la bellezza delle incisioni rupestri più alte d’Europa e lasciati ispirare dalla magia delle Alpi lombarde.


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