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Piante e fiori

Lavanda profumata e decorativa in casa: i trucchi per farla crescere in vaso

Profumata, elegante e facile da curare: la lavanda in vaso è la scelta perfetta per dare un tocco di stile (e relax) anche agli interni di casa.

come si coltiva la lavanda in vaso
Come coltivare la lavanda in vaso

Ma come farla crescere bene anche lontano dal giardino? Se ti sei mai chiesto se si può davvero coltivare la lavanda dentro casa… la risposta è sì, e funziona pure alla grande!

Con un pizzico di attenzione e qualche trucchetto semplice, puoi ottenere una pianta bella, colorata e profumata che fa concorrenza a quelle dei balconi assolati. Basta capire cosa le piace davvero. A volte sembra quasi che basti spostarla di pochi centimetri per vederla cambiare aspetto. E poi, vuoi mettere il piacere di entrare in casa e sentire quell’aroma che ti riporta subito a una camminata in mezzo ai campi? Se ci si prende gusto, finisce che ne vuoi una in ogni stanza.


Lavanda in vaso: come coltivarla in casa (senza stress)

La lavanda, si sa, ama il sole e l’aria secca. Ma questo non significa che non possa vivere anche nel tuo salotto. Il segreto è ricreare il suo habitat naturale, o almeno andarci vicino. Provenendo dalle zone mediterranee, ha bisogno di luce diretta, buon drenaggio e una certa tolleranza alla siccità.


Se possibile, sistemala in un punto ben illuminato, vicino a una finestra esposta a sud o ovest. Senza almeno 3-4 ore di luce diretta al giorno, la lavanda tende a indebolirsi. E se in casa la luce non è il massimo? Nessun problema: una grow light risolve tutto.

Attenzione anche al clima domestico: di notte la pianta preferisce temperature più fresche e un ambiente non troppo umido (intorno al 40% di umidità va benissimo). Il vaso deve sempre garantire un ottimo drenaggio: la lavanda odia i ristagni d’acqua più di ogni altra cosa. Con questi accorgimenti, anche il tuo soggiorno può diventare una piccola oasi provenzale.

La luce giusta per far fiorire la tua lavanda in vaso

Senza luce abbondante, la lavanda semplicemente non ce la fa. È così: questa pianta è una vera amante del sole e se ne priva, lo fa notare subito. Foglie spente, crescita stentata, fiori che non si vedono nemmeno col binocolo.


E allora, che si fa?

  • Posiziona la pianta in un punto ben esposto alla luce, preferibilmente a sud.
  • Se non hai questa fortuna, punta su una lampada LED per piante: ce ne sono di economiche e davvero efficaci.
  • Ruota il vaso ogni settimana per evitare che la pianta cresca tutta da un lato: una sorta di ginnastica per il fusto!

Un piccolo gesto, come girare il vaso o spostarlo di mezzo metro, può fare la differenza tra una lavanda felice e una pianta triste e sbilenca.


Temperatura e umidità: il microclima perfetto per la lavanda

Spesso si pensa che tutte le piante da interno vogliano tanto calore e umidità. Non è il caso della lavanda. Lei preferisce un ambiente asciutto e ben arieggiato, quasi rustico.

Durante il giorno, una temperatura intorno ai 20-22 °C va benissimo, ma la notte è meglio se scende un po’. Anche l’umidità non dev’essere troppo alta: se vivi in una zona molto umida, valuta l’uso di un deumidificatore o arieggia bene la stanza.


L’idea è quella di simulare le notti fresche e ventilate del Mediterraneo. Se riesci a trovare questo equilibrio, vedrai che risultati!

Innaffiare la lavanda in vaso: meno è meglio

La lavanda non sopporta i piedi bagnati. E no, non è una battuta. Innaffiare troppo è l’errore più comune e pericoloso quando la si coltiva in casa.

Una regola d’oro? Tocca il terreno. Se i primi 2 cm sono asciutti, allora è il momento di dare un po’ d’acqua. Se senti ancora umido, aspetta.

D’inverno poi, meglio andarci ancora più cauti: la pianta va in riposo e ha bisogno di pochissima acqua. E quando innaffi, fallo sempre direttamente sul terriccio, evitando di bagnare le foglie.

Fertilizzante per la lavanda: quanto basta

La lavanda è una pianta spartana, non ama gli eccessi. Troppo fertilizzante? Rischi foglie grandi e fiori pochi. Quindi meglio poco, ma buono.

Puoi usare un fertilizzante liquido, diluito alla metà della dose indicata, solo in primavera e poi ancora a fine estate. Se rinvasi, scegli un terriccio già miscelato con fertilizzante a lenta cessione, e sei a posto per mesi.

La parola d’ordine è: equilibrio. Troppo nutrimento spinge la pianta a crescere in altezza, ma non è quello che vogliamo. La vera bellezza della lavanda sta nella fioritura compatta e profumata.

Come potare e raccogliere la lavanda in vaso

La potatura della lavanda è più semplice di quanto sembri. Serve per mantenerla ordinata, compatta e stimolare nuove fioriture. E poi, tagliare un po’ è anche terapeutico, no?

Subito dopo la prima fioritura, si possono accorciare gli steli lasciando le due serie di foglie più basse. In autunno, si ripete l’operazione per preparare la pianta al riposo invernale.

Mai potare la parte legnosa: quella non ricresce. E se vuoi raccogliere i fiori? Aspetta che siano ben aperti e tagliali con forbici affilate. Saranno perfetti per profumare cassetti o preparare tisane.

Il vaso migliore per coltivare lavanda in casa

Una lavanda felice inizia da un buon vaso. I migliori? Quelli in terracotta o argilla, perché lasciano respirare il terreno e fanno evaporare l’umidità in eccesso.

Non esagerare con le dimensioni: il vaso dev’essere solo leggermente più largo della zolla, massimo 2-3 cm in più. Troppo spazio vuol dire più acqua stagnante e meno radici sane.

E ovviamente, mai dimenticare i fori sul fondo! Un buon drenaggio è la chiave per evitare marciumi e muffe.

come curare la lavanda in vaso

Coltivare la lavanda in vaso, anche dentro casa, non è complicato come sembra. Con un po’ di luce, poco fertilizzante e le innaffiature giuste, puoi goderti tutto l’anno il suo profumo delicato e quel tocco di natura che fa subito vacanza. Provare per credere.

Foto © Stock.adobe


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